In base a quanto osservato venerdì 15 ottobre, il prezzo dei coils laminati a caldo (HRC) e a freddo (CRC) sul mercato domestico americano continua a rimanere pressoché invariato, al netto di variazioni minime. In precedenza, il prezzo degli HRC si era attestato a 96-98 $/cwt (2.116-2.161 $/t o 1.920-1.960$/nt) franco produttore. Venerdì, il range si era ampliato leggermente arrivando a 95-98 $/cwt (2.094-2.161 $/t o 1.900-1.920 $/nt) franco produttore.
I coils laminati a freddo hanno seguito un andamento simile. Nel mercato a pronti statunitense, la forbice di prezzo ha registrato un leggero aumento nel limite superiore. Rispetto all’ultimo aggiornamento, quando i prezzi si erano attestati a 106-109 $/cwt (2.337-2.403 $/t o 2.120-2.180 $/nt) franco produttore, ora i coils laminati a freddo sono offerti a 106-110 $/cwt (2.337-2.425 $/t o 2.120-2.200 $/nt) franco produttore.
«Secondo me ci troviamo a un bivio – ha commentato una fonte –. Accadrà una di queste due cose: o i prezzi continueranno a oscillare in entrambe le direzioni per il resto dell’anno, oppure cominceranno a scendere».
Le previsioni di altri operatori di mercato sono altrettanto vaghe. «Sembra che le consegne da parte delle acciaierie siano un po' più rapide di prima – ha detto una fonte –. E questo è un dato incoraggiante. D'altra parte, c’è ancora qualche arretrato e pare che il prezzo del rottame sarà più alto il prossimo mese, quindi c'è da aspettarsi di tutto».
Tra gli intervistati, però, c’è anche chi ritiene che questo trend di mercato abbia raggiunto il picco e che ora il grande interrogativo sia quanto ci vorrà prima che i prezzi inizino a calare.
«Non ci sarebbe da sorprendersi – ha spiegato una fonte – se i prezzi scendessero al di sotto dei 90 $/cwt (1.984 $/t o 1.800 $/nt) a prescindere da quello che succederà col rottame il mese prossimo. Il gap tra rottame e coils è così ampio che se i prezzi del primo dovessero salire, i secondi potrebbero comunque scendere e le acciaierie continuerebbero a registrare alti profitti».